venerdì 4 maggio 2012

ESSERE O NON ESSERE...

ESSERE O NON ESSERE...

C'è una grande differenza tra l'attore professionista e quello amatoriale, tra il docente di una scuola professionale e quello di una scuola non professionistica o di una associazione culturale dove si pratica l'insegnamento del teatro.
L'attore amatoriale sostiene che l'attore professionista in quanto tale ha perso l'amore per il Teatro perchè lo pratica come un lavoro e, dunque, chi ama veramente il teatro è, appunto, l'ama-toriale. Niente di più falso. Per quanto sostenuto da interesse l'amatoriale è una persona che non ha così tanto amore da "sacrificare"la sua vita per una scelta profonda quale è il teatro. L'amatoriale dedica al teatro il tempo che il suo vero lavoro gli lascia. Detto questo grande ammirazione per chi potrebbe scegliere di occupare il proprio tempo in altro modo, magari vedere la tv seduto sul divano. Ma il teatro è altro. E' una necessità, una scelta, un'obbligo verso se stessi e il mondo. Si può tradire questa necessità per un pò ma alla fine ritorni a casa: in teatro.  Ma questo lo sa solo il professionista. E lo impara nella scuola d'arte o nel tempo in cui fa gavetta sul palcoscenico tutte le sere.
Chi vuole prepararsi per diventare un professionista dello spettacolo non può pensare di diventarlo se non scegliendo un percorso di formazione e conoscenza profonda. I corsi tenuti all'interno delle associazioni, che io ben conosco, non possono e non devono essere confusi dal docente e dagli allievi con altre esperienze formative di ben altro spessore...
I corsi delle associazioni sono, per la maggior parte dei partecipanti, occasioni per uscire di casa, conoscere persone, superare la propria timidezza e tra i tanti , pochi, qualcuno è veramente interessato al professionismo.
Questo un docente lo deve sempre sapere. L'allievo lo deve imparare. Le associazioni culturali offrono un simpatico servizio che niente ha a che vedere con le grandi scuole di teatro o di cinema. Non perchè non ci siano bravi insegnanti e non vi si dedichino con impegno, anzi, ma è proprio il luogo (Il teatro ha un suo luogo che è il luogo in cui tutti i partecipanti possono sentirsi al sicuro e protetti nel momento in cui si mettono in gioco) e il tempo (Due ore la sera a fine giornata, quando si è stanchi e distratti, una volta a settimana) che collocano queste attività nello spazio del semplice intrattenimento. Ma è giusto che sia così e come tale deve essere vissuto. Chi vuole altro, chi vuole imparare cosa sia il lavoro dell'attore da professionista deve bussare ad altre porte.
In un corso in associazione io non scelgo chi vi può partecipare ma tutti sono ben accetti e mi piace questo ma non è Teatro..non è Cinema...Un saggio finale non è uno spettacolo professionistico (per quanto lo si imbastisca bene) ma è sia la verifica di un percorso sia un momento gioioso in cui ci si mostra agli altri. Un cortometraggio di un corso di recitazione cinematografico non è realizzato con le modalità lavorative tipiche del cinema...nel Cinema  io scelgo gli attori, ho il tempo che mi necessita per girarlo e non devo occuparmi di realizzare: sceneggiatura, costumi, luci, audio, musiche, effetti speciali, montaggio, postproduzione e organizzazione della serata di proiezione il tutto mentre sto lavorando ad altri due saggi in teatro e coordino altri tre corsi di cinema, public speaking e dizione.
E anche in un cortometraggio risultato di un corso di recitazione cinematografica la finalità è quella di verifica di un percorso (nel bene e nel male), non è un prodotto che devo vendere per festival o altro...perchè anche in quel caso le modalità di scelta e realizzazione sarebbero altre.  Nei corsi di recitazione delle associazioni tutti pagano (poco) per un tot di ore pari a tre-quattro giorni totali di una qualsiasi scuola di teatro o di cinema riconosciuta...come si può pretendere di considerarsi professionisti e che il lavoro del docente possa essere dettagliato, attento e specifico a queste condizioni?
Nelle associazioni, chi vuole, può trovare delle risposte realtive a delle curiosità, magari anche risposte profonde del tipo: "Meglio fare altro nella vita" Ma chi vuole lavorare per diventare Attore vada nelle scuole serie, con più docenti (diffidare del maestro unico in una scuola) o si rivolga a dei docenti esperti. Certo è un'altro lavorare e ha un'altro costo...ma questa è la differenza tra l'essere o non essere...un professionista.
Vittorio Attene

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