mercoledì 26 dicembre 2012

NUOVI CORSI GENNAIO 2013


NUOVI CORSI GENNAIO 2013

Corso di dizione base 
Modulo da 10 ore dalle 20 alle 21.00 ogni giovedì a partire dal 17 gennaio. Aperto a tutti. Numero max 15 partecipanti.
Il corso intende fornire i rudimenti di base dello studio della dizione e i primi esercizi per alleviare o eliminare la cadenza dialettale.

Iscrizioni entro e non oltre il 15 gennaio tramite mail. (vittorio.attene@yahoo.it)
Tutte le informazioni riguardo le modalità di pagamento e il luogo dove si terrà il corso verranno fornite al momento dell’adesione.

INIZIO CORSO: 17 GENNAIO 2013
ORARIO: DALLE 20 ALLE 21
GIORNO: Giovedì
Costo 60,00 euro.

 

SEMINARIO DI RECITAZIONE: IL RESPIRO DELLE EMOZIONI 
 Tecniche per trovare in maniera efficace l’espressività delle emozioni

A partire dal 23 gennaio per 4 settimane. La tecnica della respirazione applicata all’espressività delle emozioni del personaggio sul palcoscenico e davanti alla macchina da presa.

Un aspetto nella preparazione del personaggio passa troppo spesso in secondo piano: la respirazione. Eppure è proprio andando a ritrovare la respirazione delle emozioni che possiamo rimettere fisicamente in moto il processo di “reviviscenza” di cui parla Stanislavskij. Il corso si concentrerà unicamente sullo studio e sulla codifica  delle respirazioni al fine di lavorare in maniera espressiva e “naturale” sempre.

Per partecipare al seminario non è necessario aver già praticato teatro o corsi di recitazione.

Iscrizioni entro e non oltre il 20 gennaio tramite mail. (vittorio.attene@yahoo.it)

Tutte le informazioni riguardo le modalità di pagamento e il luogo dove si terrà il corso verranno fornite al momento dell’adesione.

INIZIO CORSO 23 GENNAIO 2013
ORARIO: 21.00 - 23.30
GIORNO: MERCOLEDI' (4 INCONTRI)
Costo: 70 euro.

venerdì 30 novembre 2012

IL RITORNO DEL "MAGGIORDOMO"


ALLEGRA OFFICINA PRESENTA
CIO' CHE VIDE IL MAGGIORDOMO

IL 15 DICEMBRE PRESSO IL TEATRO "LA PERLA" DI TORREGLIA
E
IL 21 DICEMBRE 2012
AUDITORIUM DI SAN MICHELE
SELVAZZANO DENTRO
ORE 21.00
OFFERTA LIBERA

L'INCASSO SARA' DEVOLUTO AI TERREMOTATI DELL'EMILIA
con:
Luca Bertollo - Dottor Prentice
Monica Seller - Signora Prentice
Dottor Rance - Romina Bisacco
Geraldine Barclay - Stefania Bisacco
Nicholas Beckett - Riccardo Mortandello
Il sergente Match - Davide Camponeschi
Regia di Vittorio Attene
Assistente alla regia Stefania Bolzan

Un noto psichiatra (Luca Bertollo) cerca di sedurre la sua segretaria. La moglie dello psichiatra (Monica Seller) vuol far assumere il fattorino che ha tentato di violentarla la notte prima in albergo. Un ispettrice psichiatrica (Romina Bisacco) commissaria la clinica. Una segretaria (Stefania Bisacco) tutta nuda che cerca di recuperare i suoi vestiti e tornarsene a casa. Un poliziotto (Davide Camponeschi) è alla ricerca delle parti mancanti di una statua di Sir Winston Churchill. Un fattorino d’albergo (Riccardo Mortandello) è disposto a compiacere tutti gli appetiti sessuali purché lo si paghi. La girandola degli equivoci inizia nel modo più classico e cioè quando la Signora Prentice moglie del dottor Prentice torna in clinica proprio quando suo marito ha fatto spogliare la sua aspirante segretaria e la ha nascosta dietro il paravento del suo studio. Da qui si corre senza sosta a ritmo sostenuto verso un finale quasi Shakespiriano da “Tutto è bene ciò che finisce bene” spiazzante e assurdo.

Cercare di raccontare la trama di “Ciò che vide il maggiordomo” è quasi impossibile, come è impossibile capire il perché del titolo, visto che di maggiordomo non ce n’è proprio traccia. La commedia di Joe Orton, notevole drammaturgo morto ucciso dal suo amante all’età di soli trentaquattro anni, in soli sei anni di lavoro ci ha lasciato opere quali “Intrattenendo il signor Sloane” e “Il malloppo”. Farse graffianti e scorrette che mettono a nudo l’ipocrisia della borghesia degli anni settanta. I temi delle sue opere sono il sesso, il potere e la lotta per la sopravvivenza. Temi che ricorrono anche nel nostro spettacolo. Una sorta di follia dionisiaca in cui tutti, soprattutto i coniugi Prentice, i protagonisti affogano le loro pulsioni sessuali in litri di whisky. Il titolo richiama le nostre commedie più sporcaccione come “La signora gioca bene a scopa?” o “L’infermiera nella corsia dei militari” e infatti, in “Ciò che vide il maggiordomo”, il pubblico, un po’ come faceva il Pierino nostrano, spia dal buco della serratura le ossessioni/pulsioni sessuali dei protagonisti in caduta libera dentro un gioco degli equivoci sempre più avvolgente ed esilarante che li porterà a recitare quasi tutti in mutande o con i vestiti degli altri addosso: uomini vestiti da donna, donne vestite da uomo. I personaggi sono tutti terribilmente seri, non ridono mai o quasi, il pubblico però si e anche tanto. L’autore mette in scena uno studio psichiatrico quasi a dirci che siamo tutti matti e che non c’è cura. In questo mondo in cui “solo se sei continuamente drogato o ubriaco tutto sommato si sta anche benino” Orton vede nella realizzazione e soddisfazione delle pulsioni sessuali la vera libertà. Ecco perché questa commedia mette il dito nella piaga di una società perbenista e bacchettona che cerca in tutti i modi di tenere a freno la natura sessuale dell’essere umano attraverso la religione e il rigore scientifico producendo, in realtà, un effetto contrario.

A un suo caro amico disse: “Fai quello che ti piace a patto di non nuocere a nessuno. E’ la sola cosa che conti. Non sentirti colpevole. Fai tutto quello che ti passa per la testa. Respingi tutti i valori affermati della società. E goditi il sesso. Quando sarai morto ti dispiacerà di non esserti divertito!”

Vittorio Attene

martedì 27 novembre 2012

2013 Nuovo Anno, Nuovi Corsi!

Per l'anno nuovo che arriva sono in arrivo tante nuove proposte. Sempre aperte le iscrizioni per Corso principianti "La verità della finzione".














Ma vedendo il blog già troverete le iniziative in collaborazione con:

Dreaming Academy: "Dreaming University", "Corso triennale di teatro" e prossimamente il "Corso di recitazione cinematografica MUSICAL" (http://www.dreamingacademy.it/Dreaming_Academy.html)




















L'Accademia de L'Inutile ( http://www.accademiadelinutile.com/ )

Associazione Fantalica ( www.fantalica.it )




venerdì 23 novembre 2012

STAGE DI BIOMECCANICA TEATRALE: L'OGGETTO DI SCENA


DOMENICA 9 DICEMBRE 2012

STAGE DI BIOMECCANICA TEATRALE

L'OGGETTO DI SCENA

Presso DREAMING ACADEMY – Vicolo II Magenta, 3/A Padova

(MATTINA: DALLE 9.30 ALLE 13.30 – POMERIGGIO: DALLE 14.30 ALLE 18.30 – 8 ore totali)

CONDUCE L’ATTRICE EVA MAURI

“L’attore è un uccello che con un’ala sfiora la terra, con l’altra si protende verso il cielo” – V. Mejerchol’d.

La biomeccanica è un sistema di educazione teatrale: il protagonista è il corpo dell'attore, visto nella sua interezza, come mezzo di creazione artistica e strumento di comunicazione.

La biomeccanica teatrale parte dall'allenamento che un attore deve compiere quotidianamente per apprendere e mantenere la tecnica. Arriva alla sistematica risoluzione di ogni necessità scenica. Come per ogni altra arte, infatti, anche quella teatrale ha bisogno di regole "scientifiche" e ben tangibili da cui l'attore dovrà partire per rendersi creativo.
La biomeccanica si focalizza sulla creazione di un percorso di lavoro che si costruisce come una sorta di  partitura musicale all'interno della quale l'attore è agente diretto.  L’attore gestisce se stesso in relazione al personaggio, ai rapporti che possono nascere con  lo spazio e con gli oggetti che ne fanno parte’ '”oggetti” che sono parte integrante del racconto che si dipana davanti agli occhi del pubblico.
Il gruppo lavorerà sull'utilizzo di questi "compagni inanimati" i quali, a seconda dell'urgenza, adempiranno a diverse funzioni.

Passaggi di lavoro:
- riscaldamento: ritmo e presenza
- la partitura scritta: la scrittura come azione
- la partitura corporea
- l'oggetto: armonia e senso

Ogni partecipante è invitato a portare un oggetto che per lui abbia un significato (bellezza, calore, utilità, necessità, gioco, eccitazione, fame, sete, riposo, evasione, isteria, estetica, disturbo, fastidio, eccetera).


EVA MAURI - si è diplomata nel 1995 in recitazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” a Roma; ha studiato con Lorenzo Salveti, Marisa Fabbri, Andrea Camilleri e con Nikolaj Karpov per la parte della biomeccanica teatrale di V. Mejerchol’d. Ha partecipato ad allestimenti teatrali, fiction tv e progetti cinematografici sotto la direzione, tra gli altri, di Mario Maranzana, Franco Molè, Gianni Lepre e Silvano Agosti. Nel 2006 ha conseguito il diploma di counseling a indirizzo biosistemico a Ravenna per una maggiore pulizia relazionale nella conduzione di lavori esperienziali in gruppo. Oggi collabora con il “Gruppo teatrale per il dialetto” diretto da Gianfranco Saletta. ( http://www.associazionetekne.it/

PER INFO E ISCRIZIONI: vittorio.attene@yahoo.it – CELL: 347-6292440
                                               Iscrizioni aperte sino al giorno 7 Dicembre 2012.
                                               Dare conferma adesione via mail o sms entro questa data.
COSTI:                                   65,00 euro
                                                55,00 euro  Solo per iscritti  Corso”La Verità della finzione” e Dreaming Academy

giovedì 22 novembre 2012

DREAMING ACADEMY - Musical University 2013

Musical University è un master intensivo di Musical che offre a tutti gli studenti universitari e non solo, un piano di studi per approfondire il percorso didattico universitario, artistico e non, che l’allievo ha deciso d’ intraprendere. Inoltre Musical University è rivolto a tutti coloro che a causa di impegni vari non hanno la possibilità di frequentare una vera e propria accademia però vogliono coltivare una passione in maniera più seria e professionale del semplice hobby.
Il Master sarà strutturato in 15 ore settimanali e verrà personalizzato in base alla facoltà di provenienza. In sostanza viene costruito a doc sul tuo piano di studi!!!

INFO: 049 2021937
info@dreamingacademy.it


Dopo il grande successo della prima classe del Musical University a gennaio con il nuovo anno parte il secondo gruppo!!! ISCRIZIONI APERTE!!!

NON ASPETTATE ALL'ULTIMO I POSTI SONO LIMITATI!!!

LINK - http://www.facebook.com/DreamingAcademy - http://www.facebook.com/DreamingAcademy#!/events/247599432034673/


DREAMING ACADEMY - Corso di recitazione TRIENNALE


Il gioco teatrale è un’attività molto seria finalizzata a stimolare creatività, consapevolezza e socializzazione. Un gioco attraverso il quale si può imparare a conoscersi meglio, a relazionarsi più spontaneamente con gli altri trovando utili stimoli dalle nuove sinergie. Il docente ottiene questi risultati attraverso una serie di tecniche per lo più basate sull’improvvisazione che creano un clima disteso e divertito nel gruppo che si apre al gioco con spontaneità contribuendo in maniera corale e creativa a...
l raggiungimento degli obiettivi. Il corso sarà suddiviso in un percorso triennale:
Primo anno: propedeutica al teatro. Corpo e voce.
Secondo anno: costruzione dei personaggi, elaborazione dell’analisi del testo. Dal tavolino alla scena.
Terzo anno: preparazione e allestimento di uno spettacolo.

Costi e durata:
Il corso ha durata di 6 mesi da gennaio a giugno, per un incontro da due ore alla settimana.
Il costo è di 50 € al mese. Numero minimo di partecipanti 7 numero massimo 16.
 
ISCRIZIONI APERTE! E per chi si iscrive entro il mese di dicembre nei primi due mesi la quota sarà di 25 € mensili invece che 50 €.
 
 

domenica 4 novembre 2012

SHAKESPEARE REINVENTION IN SCENA A PADOVA!!!!

A.T.A TEATROPADOVA

PRESENTA

SHAKESPEARE REINVENTION

REGIA DI VITTORIO ATTENE

 
CIRCOLO CULTURALE CARICHI SOSPESI - Vicolo del portello 12, Padova
8 DICEMBRE  2012 - ORE 21.00 - BIGLIETTO UNICO: 6 EURO ( Necessaria Tessera Arci )

A.T.A TEATRO PADOVA propone per il secondo anno lo spettacolo teatrale "Shakespeare Reinvention" per la regia di Vittorio Attene e costumi di Caterina Riccomini.

Cast (in ordine alfabetico): Giulia Cantone - Antonio Cervato - Caterina Disco - Amir Gharaba - Caterina Riccomini - Stefano Terrabujo - Carla Toniato - Raffaella Vaschetto - Daniela Zangara

Tre streghe malefiche votate al male puro. Romeo fratello di "Macbeth" verrà coinvolto in un terribile delitto. Lady Macbeth accusata di adulterio da Parolles/Jago. Bertramo promesso sposo di Giulietta viene rifiutato. Giulietta ed Elena fuggiranno nel bosco e l'eterno amore di "Romeo e Giulietta" si trasformerà in un "Sogno di una notte di mezza estate". Uno spettacolo per i cultori di Shakespeare che si divertiranno a "indovinare" le trame originali scomposte per creare un nuovo mondo di passioni, vendette, gelosie e sangue ma anche uno spettacolo per chi vuole semplicemente ascoltare e vedere una storia. Regia di Vittorio Attene e costumi di Caterina Riccomini.



Note: Lo spettacolo "Shakespeare Reinvention" nasce in seno al corso di recitazione teatrale "La verità della finzione" già come saggio del terzo anno. Si è deciso di riprendere in mano lo stesso testo perchè si è sentito che il percorso intrapreso in realtà non era terminato e in realtà non lo sarà neppure questa volta, tanto è complesso il materiale shakespiriano. Oltra alla sua complessità intrinseca il sottoscritto ha voluto modificare ulteriormente il testo originario ( già reinventato, mi riferisco all'edizione 2011 dello spettacolo) creando nuovi intrecci e nuove storie tra i personaggi delle diverse opere del celebre drammaturgo. Ecco allora che già dalla prima scena scopriamo che Romeo, proprio il celebre Romeo, è il fratello minore di Macbeth ed è costretto a servire il fratello come fosse un servo...in realtà Shakespeare non ha mai pensato una cosa del genere ma usando un altro testo, ovvero "As you like it" questo è stato possibile. Questo ed altro. Ma sulla trama preferirei non raccontare molto.

Invece molto complesso è stato il lavoro per gli attori che hanno dovuto non solo confrontarsi con i testi originali (Romeo e Giulietta, As You Like it, Macbeth, Otello, Il sogno di una notte di mezza estate, Tutto è bene ciò che finisce bene ) ma hanno dovuto costruire dei personaggi in base a una nuova scrittura drammaturgica. Il risultato è un vosticoso tuffo nel Male assoluto dove tutti i personaggi saranno buoni e cattivi, un pò santi e un pò diavoli.
La scena è scarna. Una panchina e una sedia. A riempire il nostro palcoscenico solo i costumi di Caterina Riccomini, le parole del Poeta, la recitazione degli attori e delle attrici e la mia regia.

Gli spettatori giocheranno con noi a (ri)scoprire un linguaggio alto, a ritrovare la capacità di essere portatori di significati universali spesso nascosti ai nostri occhi ma ancora ben racchiusi nel nostro conmune sentire, a divertirsi, in senso pieno, nella bellezza del teatro classico rivisto con gli occhi di bambino cui gli piace montare e smontare tutto ciò che gli capita sotto mano.

Vittorio Attene

LINK FOTO DI SCENA:
 http://vittorioattene.blogspot.it/2012/09/shakespeare-reinvention-le-foto.html



mercoledì 10 ottobre 2012

CORSO DI TEATRO PER PRINCIPIANTI

VITTORIO ATTENE IN COLLABORAZIONE CON A.T.A TEATRO.
presenta
CORSO DI TEATRO BASE: “LA VERITA’ DELLA FINZIONE “

TUTTI I MARTEDI'  DALLE 19.30 ALLE 21.00

Corso per principianti. Come tutti i corsi propedeutici anche questo corso di teatro si propone di fornire gli strumenti primari per affrontare il palcoscenico: lavoro sul corpo, sulla dizione e sulla voce, improvvisazione, studio del personaggio. Fin dal principio l’obbiettivo sarà quello di lavorare sulla verità dell’attore in scena, eliminare la brutta abitudine di cercare le intonazioni anziché le intenzioni. Gli attori che studiano nel corso di teatro “La verità della finzione” imparano che un personaggio senza il pensiero non si può esistere. Dopo aver appreso questo il mondo del teatro si apre agli occhi di chi vi si avvicina per la prima volta come un bellissimo paesaggio ricco di colori e poesia, sensualità e divertimento in cui ci si può immergere e scoprire cose di sé del tutto inedite.


INIZIO DEL CORSO: TUTTI I MARTEDI' dalle ore 19.30 alle 21. Durata della lezione 90 minuti.


COSTI: info via mail

il corso può essere anche annuale. diviso in tre moduli per un tot di 50 ore

non è previsto il saggio finale ma una prova aperta a fine percorso

 
NUMERO MIN 7 PARTECIPANTI

LUOGO: Centro Parrocchiale Santa Maria Assunta -via Adriatica, 5 (Bassanello/Padova)


venerdì 5 ottobre 2012

CIO' CHE VIDE IL MAGGIORDOMO - NOTE DI REGIA


ALLEGRA OFFICINA PRESENTA IN PRIMA ASSOLUTA SABATO 20 OTTOBRE 2012 ORE 20.30 - AUDITORIUM DI GALZIGNANO TERME
L' incasso sarà devoluto ai terremotati dell'Emilia
CIO' CHE VIDE IL MAGGIORDOMO
 
con:
Luca Bertollo - Dottor Prentice
Monica Seller - Signora Prentice
Dottor Rance - Romina Bisacco
Geraldine Barclay - Stefania Bisacco
Nicholas Beckett - Riccardo Mortandello
Il sergente Match - Davide Camponeschi
Regia di Vittorio Attene
Assistente alla regia Stefania Bolzan

Un noto psichiatra (Luca Bertollo) cerca di sedurre la sua segretaria. La moglie dello psichiatra (Monica Seller) vuol far assumere il fattorino che ha tentato di violentarla la notte prima in albergo. Un ispettrice psichiatrica (Romina Bisacco) commissaria la clinica. Una segretaria (Stefania Bisacco) tutta nuda che cerca di recuperare i suoi vestiti e tornarsene a casa. Un poliziotto (Davide Camponeschi) è alla ricerca delle parti mancanti di una statua di Sir Winston Churchill. Un fattorino d’albergo (Riccardo Mortandello) è disposto a compiacere tutti gli appetiti sessuali purché lo si paghi. La girandola degli equivoci inizia nel modo più classico e cioè quando la Signora Prentice moglie del dottor Prentice torna in clinica proprio quando suo marito ha fatto spogliare la sua aspirante segretaria e la ha nascosta dietro il paravento del suo studio. Da qui si corre senza sosta a ritmo sostenuto verso un finale quasi Shakespiriano da “Tutto è bene ciò che finisce bene” spiazzante e assurdo.

Cercare di raccontare la trama di “Ciò che vide il maggiordomo” è quasi impossibile, come è impossibile capire il perché del titolo, visto che di maggiordomo non ce n’è proprio traccia. La commedia di Joe Orton, notevole drammaturgo morto ucciso dal suo amante all’età di soli trentaquattro anni, in soli sei anni di lavoro ci ha lasciato opere quali “Intrattenendo il signor Sloane” e “Il malloppo”. Farse graffianti e scorrette che mettono a nudo l’ipocrisia della borghesia degli anni settanta. I temi delle sue opere sono il sesso, il potere e la lotta per la sopravvivenza. Temi che ricorrono anche nel nostro spettacolo. Una sorta di follia dionisiaca in cui tutti, soprattutto i coniugi Prentice,  i protagonisti affogano le loro pulsioni sessuali in litri di whisky. Il titolo richiama le nostre commedie più sporcaccione come “La signora gioca bene a scopa?” o “L’infermiera nella corsia dei militari” e infatti, in “Ciò che vide il maggiordomo”, il pubblico, un po’ come faceva il  Pierino nostrano, spia dal buco della serratura le ossessioni/pulsioni sessuali dei protagonisti in caduta libera dentro un gioco degli equivoci sempre più avvolgente ed esilarante che li porterà a recitare quasi tutti in mutande o con i vestiti degli altri addosso: uomini vestiti da donna, donne vestite da uomo. I personaggi sono tutti terribilmente seri, non ridono mai o quasi, il pubblico però si e anche tanto. L’autore mette in scena uno studio psichiatrico quasi a dirci che siamo tutti matti e che non c’è cura. In questo mondo in cui “solo se sei continuamente drogato o ubriaco tutto sommato si sta anche benino” Orton vede nella realizzazione e soddisfazione delle pulsioni sessuali la vera libertà. Ecco perché questa commedia mette il dito nella piaga di una società perbenista e bacchettona che cerca in tutti i modi di tenere a freno la natura sessuale dell’essere umano attraverso la religione e il rigore scientifico producendo, in realtà, un effetto contrario.

A un suo caro amico disse: “Fai quello che ti piace a patto di non nuocere a nessuno. E’ la sola cosa che conti. Non sentirti colpevole. Fai tutto quello che ti passa per la testa. Respingi tutti i valori affermati della società. E goditi il sesso. Quando sarai morto ti dispiacerà di non esserti divertito!”

Vittorio Attene

 

FACCIAMO FINTA CHE OGGI SIA DOVUTO ANDARE SUL SET DI UN FILM


Facciamo finta che oggi io sia dovuto andare sul set di un film.

Circa un anno fa, sempre per finta, ho fatto un provino.

Sempre per finta immaginiamo che a giugno mi chiami  la produzione di questo regista per andare in un albergo dove lo avrei incontrato per capire se la parte fosse stata  mia o meno. Arrivo per finta in questo finto albergo a 100 km di distanza e scopro che il regista ha pensato a me per ben due parti ma alla fine decide per un ruolo ben definito (ovviamente non quello per cui per finta feci il provino). Contento stringo la mano al regista e ci salutiamo non per finta ma, probabilmente  per finta, aveva detto che avrei girato entro luglio…per fortuna non è andata così perché così ho portato mia moglie e i miei figli in vacanza per davvero. Anche questa volta nessuna notizia dal set per cui ho pensato: vedi che a fare per finta i provini non si fanno i film neanche per finta. Ma sorpresa: pochi giorni fa squilla il telefono e, di nuovo per finta, mi convocano per girare il film. Un solo giorno di posa, “poco” ho pensato  “però dopo tanto tempo lontano mi avrebbe fatto piacere tornare sul set”…eppoi la parte era anche bella. Promettono di spedirmi il testo il giorno stesso ma (ovviamente) era una finta. Aspetto un giorno, due, infine mi decido a mandare il fatidico sms: “E le battute da studiare?” risposta: “ Scusaci, entro il pomeriggio te le mandiamo”. Incredibile ma vero: arriva la parte… sei pagine, dico sei pagine di monologo da studiare (per finta?) entro 24 ore, perché il giorno dopo (per finta?) avrei dovuto girare. Siccome è sempre per finta ometto di dire che vestiti e scarpe del personaggio me li sono dovuti portare io da casa. Inoltre sono andato a farmi sistemare i capelli per davvero. E così cominciai a studiare queste sei pagine di monologo. Mi dico anche se non mi ricorderò tutto benissimo non importa, è cinema, tutto sommato si può anche improvvisare, le battute restano più fresche.  La mattina di oggi  accompagno mio figlio a scuola,  bacio mia moglie e la bambina e ripetendo il soliloquio mentre sorpasso i tir mi reco con la mia macchina sul set dove incontrerò il mio personal-trainer. È si, perché anche se è per finta che oggi io sia dovuto andare sul set di un film, il personaggio è un vero istruttore al poligono di tiro e io devo interpretare lui. Lui nel senso proprio lui, il personal trainer, che mi forma su quello che devo dire è il mio personaggio. Così dalle 10.30 del mattino sino alle 15.30 io studio, gesti e postura copiando lui. Imparo come si maneggiano le armi come si mira e si spara….oltre a ripetere le sei pagine di monologo. Facciamo finta che alle 17 circa, dopo essere rimasto tutto il giorno in un ufficio container in mezzo al nulla sia arrivato il regista e la troupe e che senza dire ne “bi” e ne “ba” il regista, in un repentino slancio artistico, decide che la mia parte la farà proprio l’istruttore di tiro, il mio personal trainer,  e che io mi ritrovo a fare il suo allievo muto e le mie sei pagine di monologo le posso usare per fare gli origami a mio figlio perché non pronuncerò nemmeno una sillaba. Facciamo finta che oggi abbia dovuto fare la comparsa benché scritturato con ben altra qualifica. Facciamo pure finta che il regista ha sempre ragione anche quando gli viene fatto notare che non si è comportato giustamente nei confronti di una persona e di un professionista e anzi se ne frega perché il suo entusiasmo creativo non può essere fermato dalla logica di un comportamento eticamente corretto. E dunque si scusa (probabilmente senza neppure crederci un po’). Punto e amen.

Facciamo finta che io sia andato sul set del film rinunciando al minimo sindacale per un attore professionista perché il ruolo era se non altro interessante e non si limitava a una riga di testo. Certo sei pagine forse erano esagerate da studiare in così poco tempo ma qualche volta si può rinunciare al “sindacalismo”, no? Facciamo sempre finta che ne all’inizio delle mie riprese ne alla fine non mi è stato fatto firmare un contratto, una scrittura qualsiasi che attesti un rapporto di lavoro, che abbia dovuto anticipare tutti i soldi di tasca mia ( benzina, pedaggio autostradale, pranzo per me e per il mio coach, taglio di capelli per presentarmi credibile) e che spero sulla fiducia  mi pagheranno. Facciamo finta che me ne sarei voluto andare via ma visto che ormai ero li e non volevo fare “la prima donna” me ne sono stato buono e umile come se fossi stato al mio primo ingaggio nel cinema.

Facciamo finta che questo film sia il nostro Paese.

Un Paese che schiacciato dalla “crisi”, approfitta della manovalanza degli stagisti sfruttati e sottopagati (anzi, probabilmente per nulla pagati, tanto va tutto nel curriculum, no?) per mandare avanti la baracca, anche perché forse non può fare altrimenti. Un Paese che non riconosce più l’importanza dello studio e della professionalità, che non sa più guardare e riconoscere, ne gli interessa più probabilmente, chi ha davanti, che non sa più dare valore al tempo, non solo in senso economico, dove il mio lavoro lo può fare chiunque altro perché tanto è la stessa cosa. E allora sono io che preferisco fare altro perché è meglio.

Facciamo finta che ho scoperto che io sono esattamente come tutto il resto della maggioranza del popolo italiano che di fronte a soprusi, mancanza di rispetto della classe dirigente, che ci considera mucche da mungere perché tanto, come bovini mansueti non li incorneremo, resta immobile e accetta.  Mugugna si lamenta dentro le quattro mura di casa su un blog o su Facebook ma non si ribella all’ignoranza e al pressapochismo. Facciamo finta che oggi mi sono sentito umiliato e frustrato perché non ho voluto seguire il mio istinto e se l’avessi fatto ora mi sentirei molto meglio. Forse.

E’ proprio una “piccola patria” la nostra.

Ma per fortuna solo per finta oggi sono andato su un set…almeno così mi è parso…forse…

 

Vittorio Attene

 

 

CORSO DI LETTURA ESPRESSIVA AVANZATO - OTTOBRE-DICEMBRE 2012


Dal 25 ottobre 2012 fino al 20 dicembre 2012 inizierà il corso avanzato (o di specializzazione) di lettura espressiva condotto dall'attore e regista Vittorio Attene. Ogni giovedì sera dalle 19.30 alle 21.00 presso il Centro parrocchiale di Santa Maria Assunta, via Adriatica 5 a Padova (zona Bassanello).

Il corso si rivolge a chiunque avesse già intrapreso un percorso di lettura espressiva base e volesse ora verificare e/o consolidare i progressi ottenuti. Il corso non riprenderà in alcun modo le regole base della dizione ma insisterà nell'educazione di una migliore musicalità della propria voce (correzione della cadenza dialettale). Inoltre si lavorerà affrontando la lettura di poesie, brani di prosa e testi da conferenza. Ascolto di brani letti da attori noti e numerose esercitazioni pratiche.

 

NOTE BENE: Le lezioni del 25 ottobre, del 15 novembre e del 13 dicembre avranno la durata di un’ora e inizieranno alle ore 20.00.

 

Durata del corso: 14 ore

Costo: 90 euro.

Orario: dalle 19.30 alle 21.00

Dove: parrocchiale di Santa Maria Assunta, via Adriatica 5 a Padova (zona Bassanello).

ISCRIZIONE: confermare partecipazione via mail (vittorio.attene@yahoo.it) oppure sms (3476292440)

 

venerdì 28 settembre 2012

CIO' CHE VIDE IL MAGGIORDOMO

UNA COMMEDIA CHE VI FARA' RIDERE DA MATTI!!!
PROSSIMAMENTE A TEATRO LA NUOVA REGIA DI VITTORIO ATTENE in collaborazione con L'ALLEGRA OFFICINA a Galzignano Terme il 20 OTTOBRE 2012 alle ore 20.30!!!!

mercoledì 26 settembre 2012

domenica 23 settembre 2012

IL MIO SETTEMBRE DI TEATRO



Il mese di settembre ha visto in scena su Padova e provincia tre mie regie, "Storie di donne e della loro vagina", "Shakespeare Reinvention"(in collaborazione con ATA TeatroPadova) e "Camere da letto" (compagnia Camerini con Vista) . Hanno totalizzato nel loro insieme 350 spettatori. Ringrazio dunque i gruppi che hanno scelto la mia firma per esprimersi sul palcoscenico, i teatri che ci hanno ospitato e tutto il pubblico che ha scelto le nostre proposte.
Lavorerò e lavoreremo ancora per diventare un punto di riferimento di qualità culturale e di intrattenimento nella mia città adottiva, Padova, e dintorni. Per ora grazie...settembre è stato un bel mese di teatro.

mercoledì 19 settembre 2012

CORSO DI LETTURA ESPRESSIVA E DIZIONE - AUTUNNO 2012

Quante volte ci siamo trovati a dover leggere a voce alta una relazione, una poesia, un racconto o un testo teatrale durante le prove e scoprire di non essere in grado di saper gestire la parola scritta e le sue regole. I tempi, i ritmi, le pause, le poggiature corrette, gli stili di lettura. La capacità di essere efficaci ed espressivi mentre leggiamo la si acquisisce solo conoscendo alcune regole, esercitandosi molto e trovando il coraggio di usare la propria voce per quello che è: uno strumento espressivo meravigliosa che aspetta solo di essere suonato nel miglior modo possibile.
 
  • Regole di dizione
  • Esercizi di dizione
  • LETTURA ESPRESSIVA
  • Come si legge?
  • Esercizi di lettura
  • Esercizi di ascolto
DURATA DEL CORSO: 10 INCONTRI DA 90 MINUTI
                                          DALLE 19.15 ALLE 20.45

                           
Cell:347-6292440


Vittorio Attene, diplomato all’ Accademia Nazionale d’Arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma (1992/1995). Specializzato al Teatro Verdi di Padova come Regista. Ha lavorato in Teatro con Paolo Poli, Manuela Kustermann, Oreste Lionello, Maurizio Scaparro. Nel cinema in “ Paz” di Renato De Maria, con Tinto Brass e in varie produzioni televisive (La Squadra). Ha notevole esperienza di insegnamento anche presso teatri e altri centri culturali.


Per ulteriori info vedi: http://www.webalice.it/vittorio.attene/index.html

martedì 18 settembre 2012

CORSO DI TEATRO QUINTO ANNO: LA VERITA' DELLA FINZIONE 2012-2013


 


VITTORIO ATTENE IN COLLABORAZIONE CON A.T.A TEATRO.
presenta
CORSO DI TEATRO : “LA VERITA’ DELLA FINZIONE “
DAL 2 OTTOBRE 2012 DALLE 21.15 ALLE 23.15
 “La realtà dell’azione. Il fondamento della recitazione è la realtà dell’azione.” – SANFORD  MEISNER



CORSO DI TEATRO DI SPECIALIZZAZIONE: Ormai giunto al quinto anno il corso “La verità della finzione” dopo aver lavorato sui testi di Shakespeare, Cechov, Campanile, Eve Ensler passando dalla tragedia greca al Musical e aver portato i suoi allievi a debuttare negli spettacoli “Storie di Donne e la loro vagina” e “Shakespeare Reinvention” quest’anno si lascia alle spalle lo studio sul musical e il recitar cantando per affrontare un nuovo “metodo”: LA TECNICA MEISNER. Se con Stanislavskij si è affrontato il problema, insuperato, della reviviscenza dei sentimenti con Meisner si lavorerà sulla “realtà dell’azione”.  Per quanto riguarda il saggio-spettacolo di fine anno esso verterà su una  drammaturgia adeguata al percorso di studio e al livello che si raggiungerà. I testi di riferimento nella sessione di studi saranno testi contemporanei (Girotondo di Schnitzler, Ricorda con Rabbia di Osborne, Chi ha paura di Virginia Wolf di Albee e probabilmente Ibsen)


COSTI: info via mail
INIZIO DEL CORSO: 2 OTTOBRE 2012 – ORE 21.15/23.15 durata delle lezioni 120 minuti.
Il corso è diviso in tre moduli. 20+20+30 +20 di allestimento e debutto spettacolo. (90 ore totali)
Numero partecipanti minimo 7.
Per accedere al corso è obbligatorio avere già esperienza formativa o di palcoscenico.
LUOGO: Centro Parrocchiale Santa Maria Assunta -via Adriatica, 5 (Bassanello/Padova)
CELL:347-6292440
oppure ATA TEATRO PADOVA: info@atateatropadova.it
 


CORSO DI TEATRO: LA VERITA' DELLA FINZIONE 2012-2013

VITTORIO ATTENE IN COLLABORAZIONE CON A.T.A TEATRO.

presenta
                 CORSO DI TEATRO BASE: “LA VERITA’ DELLA FINZIONE “
DAL 2 OTTOBRE 2012 DALLE 19.30 ALLE 21.00
Corso per  principianti. Come tutti i corsi propedeutici anche questo corso di teatro si propone di fornire gli strumenti primari per affrontare il palcoscenico: lavoro sul corpo, sulla dizione e sulla voce, improvvisazione, studio del personaggio. Fin dal principio l’obbiettivo sarà quello di lavorare sulla verità dell’attore in scena, eliminare la brutta abitudine di cercare le intonazioni anziché le intenzioni.  Gli attori che studiano nel corso di teatro “La verità della finzione” imparano che un personaggio senza il pensiero non si può esistere. Dopo aver appreso questo il mondo del teatro si apre agli occhi di chi vi si avvicina per la prima volta come un bellissimo paesaggio ricco di colori e poesia, sensualità e divertimento in cui ci si può immergere e scoprire cose di sé del tutto inedite.
INIZIO DEL CORSO: 2 OTTOBRE 2012 dalle ore 19.30 alle 21. Durata della lezione 90 minuti.
COSTI: info via mail
il corso può essere anche annuale. diviso in tre moduli per un tot di 70 ore
non è previsto il saggio finale ma una prova aperta a fine percorso
 
NUMERO MIN 7 PARTECIPANTI 
LUOGO:    Centro Parrocchiale Santa Maria Assunta -via Adriatica, 5 (Bassanello/Padova)

 

lunedì 3 settembre 2012

STORIE DI DONNE E DELLA LORO VAGINA

VENERDI' 14 SETTEMBRE 2012
CIRCOLO CARICHI SOSPESI
ORE 21.00
INGRESSO UNICO 5.00 EURO
PER SOLI SOCI ARCI
(Necessaria tessera ARCI)

Associazione culturale A.T.A Teatro Padova

Presenta

STORIE DI DONNE E DELLA LORO VAGINA
CON: GRAZIELLA CIAMPA, ANNA MORO, CARLA TONIATO, MONICA SELLER, CATERINA RICCOMINI, RAFFAELLA VASCHETTO, AMIR GHARABA, ANNARITA DIMURO, PAOLA ZAPOLLA, DANIELA ZANGARA.

Liberamente tratto da “I monologhi della vagina” di Eve Ensler

Le donne si raccontano come mai avevano fatto e parlano del sesso, della morte, della guerra e del dolore ma anche dell'amore e della vita. Storie di donne violate, spezzate, ribelli e meravigliose. Lo spettacolo vede diverse attrici muoversi nel difficile equilibrio tra il mondo interiore e quello esteriore femminile e maschile. Rivelano vite che hanno avuto la forza di emanciparsi dal dolore e rinascere, talvolta dando uno sguardo a squarci di vita straziate e devastate, altre volte con leggerezza e ironia.

Lo spettacolo nasce dopo quasi un anno di maturazione all’interno del corso promosso da ATA Teatro “La verità dell’attore” e condotto dall’attore e regista Vittorio Attene. Liberamente tratto da alcuni monologhi del celebre libro di Eve Ensler I monologhi della Vagina ha debuttato con successo nel maggio 2010 presso la Sala Polivalente  C.R.C. di Abano Terme. Per la prima volta si è usciti dalla logica del “reading” per dare finalmente una soluzione drammaturgica alle variopinte esperienze di donne che attraverso il loro vissuto raccontano la vita e il mondo. Riproposto nel’ottobre del 2011 nella splendida cornice dei Bastioni Alicorno merita di essere rappresentato nuovamente alla luce dell’attualità dei messaggi di cui si fa portatore.

Eve Ensler poetessa, sceneggiatrice e regista Ebrea di nascita, visse un'infanzia difficile segnata dagli abusi sessuali perpetrati dal padre e dal silenzio della madre, cosa che la spinse a scappare più volte da casa e ad abbracciare la causa femminista per l’emancipazione della donna e la condanna assoluta di tutti gli abusi di cui il femminile è vittima. Vive a New York dove insegna Drammaturgia all'Università. Il successo da drammaturga è legato principalmente all'opera I monologhi della vagina, scritta nel 1996 e premiata con un Obie Award nel 1997. I Monologhi (tradotti in 35 lingue) sono stati portati in scena a Broadway (con Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder) e a Londra (con Kate Winslet e Cate Blanchett) e in altre città europee. Da questa pièce teatrale è nato il V-Day, contro la violenza sulle donne.

Vittorio Attene nel 1995, si è diplomato all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e perfezionato come regista presso il Teatro Stabile del Veneto nel 2004. In teatro è stato protagonista in “Eva Peron” diretto da Lorenzo Salveti, in “Sa razza” per la regia di Rita Tamburi, con Paolo Poli nel ruolo di co-protagonista in “Caterina De’Medici”. Nei monologhi “Il sogno di un uomo ridicolo” tratto da F.Dostoevskij e “L’imballatore” tratto da "Una solitudine troppo rumorosa" di B.Hrabal. Inoltre ha lavorato presso la compagnia del Teatro dell’Elfo (“Giardino dei ciliegi” e “Morte accidentale di un anarchico”). Ha lavorato nel cinema (“Paz!” di Renato DeMaria) e in fiction tv (“C’era una volta…la città dei matti”). E’ docente di recitazione teatrale, recitazione cinematografica e dizione. Come regista ha diretto, oltre a “Storie di donne e della loro vagina”, anche:  “Linea 51: esercizi di stile” di R.Queneau, “La gallina canta” da A. Campanile, “Shakespeare Reinvention” , “Cechov Dance”,  “Black Comedy”, “Camere da Letto”, “Pink Alice” .

Durata dello spettacolo: 1 ora e 30 minuti. Tempo unico.

Regia di Vittorio Attene


CONTATTI: vittorio.attene@yahoo.itinfo@atateatropadova.it cell: 347-6292440