lunedì 12 maggio 2014

CLITENNESTRA: CONDANNATA ALLA VENDETTA


CLITENNESTRA: CONDANNATA ALLA VENDETTA
regia e adattamento di Vittorio Attene
Saggio di recitazione teatrale
14 Giugno 2014 - Parco Treves (Padova - zona Pontecorvo)
ore 16.00 e ore 18.00 - doppia replica.
Ingresso libero su prenotazione.

A.TA. Teatro Padova in collaborazione con l’attore e regista Vittorio Attene propone come saggio di fine anno della sesta edizione del corso di recitazione teatrale “La verità della finzione” un particolare e impegnativo percorso nella Tragedia Greca. Partendo dal mito dell’Orestea e dunque dai testi di Eschilo lo spettacolo “CLITENNESTRA: CONDANNATA ALLA VENDETTA” vede spostato lo sguardo non più sulla figura maschile di Agamennone prima e di Oreste dopo bensì proprio sulla regina Clitennestra, e da qui il titolo.

La messa in scena vede il percorso di questa donna vittima di una maledizione da parte della Dea Artemide dal suo essere vittima a carnefice. Un viaggio che inizia da “IFIGENIA IN AULIDE” Di Euripide, per proseguire nell’”AGAMENNONE” di Eschilo e concludersi nell’ “ELETTRA” di Euripide.

(IFIGENIA IN AULIDE) di Euripide

Agamennone, re di Micene, in seguito a un giuramento deve partire per riportare a suo fratello Menelao la sposa rapita Elena, sorella di Clitennestra, dal giovane Paride e condotta a Troia. Quando i principi dell'Ellade riuniti nel porto di Aulide sono pronti per salpare alla volta di Troia e dare inizio alla guerra, il vento non si alza costringendo la flotta a restare ancorata nel porto. L'indovino Calcante spiegò che non c’era  vento per volontà della dea Artemide (Diana), che Agamennone aveva offeso. L'ira della dea si sarebbe placata solo se il re avesse sacrificato quanto aveva di più caro. Agamennone decise di sacrificare sua figlia Ifigenia, diciassettenne: con un inganno fece credere a Clitemnestra che intendeva darla in sposa ad Achille in modo che la madre la riportasse a casa. Malgrado le suppliche di Ifigenia e quelle di Clitemnestra, la ragazza venne sacrificata, o almeno così si credette: in realtà, Artemide non permise l'orrendo sacrificio, mise in salvo la ragazza trasportandola in una remota regione chiamata Tauride.

(AGAMENNONE) di Eschilo

La flotta comunque salpò e la lunga e sanguinosa guerra di Troia ebbe inizio. Durante l'assenza di Agamennone, Clitemnestra organizzò la propria vendetta. Divenne l’amante di Egisto. Dopo dieci anni di guerra, Agamennone fece ritorno a Micene insieme alla sua concubina Cassandra, una principessa troiana che aveva rapito e fatta schiava. Clitemnestra, che lo attendeva, si mostrò felice del suo ritorno; ma quando il re si recò al bagno, attese il suo ingresso nella vasca e dopo averlo intrappolato con una rete, lo massacrò con un'ascia a duplice lama. Ma la furia vendicativa di Clitemnestra non si fermò qui, uccise Cassandra, senza pietà e senza che la poverina avesse una reale responsabilità.  Egisto e Clitennestra divennero così i signori di Micene.

(ELETTRA) di Euripide e Marguerite Jourcenar

Elettra, figlia di Clitennestra, è stata esiliata fuori dalle mura della città, data in sposa a un contadino. Da anni invoca la vendetta e attende il ritorno del fratello Oreste, mandato lontano in un altro paese su volontà della madre e di Egisto. Mentre Elettra è di ritorno dalla tomba del padre morto Agamennone ecco che torna, inaspettatamente, il fratello Oreste che solo grazie all’intervento della Balia verrà riconosciuto dalla sorella. I due ordiscono dunque la terribile e sanguinosa vendetta verso gli assassini del loro padre.

 
Durata: 90 minuti.
Costumi di Caterina Riccomini
Regia di Vittorio Attene
 

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