martedì 22 gennaio 2013

UNICO CORPO - I GIORNI DI BUDAPEST

UNICO CORPO - I GIORNI DI BUDAPEST
27 gennaio 2013  ore 21.00
presso la Chiesa Cattedrale di Adria
 
VOCE NARRANTE - PERLASCA: VITTORIO ATTENE
e
l'Orchestra ed i Solisti del Conservatorio di Adria
con la collaborazione del coro "Mortalisatis" di Maserà di Padova
diretti dal M° Alessandro Kirshner
 
Ingresso libero.
 
La musica ha la capacità di far rivivere eventi vissuti nel passato, non importa quanto lontano,
cogliendone l’aspetto emotivo ed evocando una risonanza nel momento presente. Il passato allora
diventa esperienza di ora.
Il 27 gennaio 2013 in occasione del "Giorno della Memoria" il Conservatorio di Musica "Antonio
Buzzolla" propone un concerto alle ore 21.00 presso la Chiesa Cattedrale di Adria.
Protagonisti della serata saranno l'Orchestra ed i Solisti del Conservatorio di Adria con la
collaborazione del coro "Mortalisatis" di Maserà di Padova diretti dal M° Alessandro Kirshner.
L’oratorio “Unico corpo – I giorni di Budapest” si propone di ripercorrere le drammatiche vicende
vissute a Budapest da Giorgio Perlasca nei giorni dell’occupazione nazista, come un viaggio
compiuto assieme a lui, guardando agli eventi attraverso i suoi stessi occhi. Si assiste all’intima
evoluzione di un pensiero, alla maturazione coraggiosa di una decisione, sulla quale si gioca tutto di
un uomo: la sua vita rischiata senza riserve, nel sentire come vita propria anche quella di coloro che
soffrono sono perseguitato, e nell’essere quindi loro come un “unico corpo”.
Si alternano sulla scena due solisti, un tenore e un soprano, che interpretano rispettivamente
Giorgio Perlasca e la sua Coscienza, dando voce a quel dibattito interiore che ha portato
quest’uomo a scegliere di restare a Budapest fino alla fine della guerra; c’è poi una voce recitante,
sempre nel ruolo di Perlasca, che racconterà la sua vicenda come riecheggiando un sogno lontano
eppur vero e ancora reale nella vita di chi grazie a lui è sopravvissuto.
Il coro poi di volta in volta interpreta ruoli differenti: il popolo ebraico, oppure le “forze del male”,
o talvolta una sorta di coscienza collettiva con la quale l’ascoltatore può identificarsi, o riscoprire
un respiro più ampio che abbraccia l’intera vicenda e la pone su di un piano quasi meta-storico.
Nell’arte, così, la storia rivive, e ci viene riconsegnata perché diventi parte del nostro presente.
Ingresso libero.




http://www.youreporter.it/gallerie/Conservatorio_di_Adria_per_la_Giornata_della_memoria/pag-2

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