domenica 17 giugno 2012

IL PERSONAGGIO SUL LETTINO - SCENA

Ecco la scena su cui ci si concentrerà nelle due giornate di studio del seminario "Il personaggio sul lettino" del 23 e 24 giugno. Si tratta della scena 8 (Robert e l'Attrice) de "Il girotondo" di Schnitzler.

ECCOLA DI SEGUITO:

AI FINI DI UN LAVORO EFFICACE SI CONSIGLIA DI IMPARARLA A MEMORIA (ALMENO PER ESSERE INGRADO DI IMPROVVISARLA) E DI LEGGERE GLI EPISODI COLLEGATI, OVVERO L'EPISODIO 7 E 9.

8.             ROBERT e l’ATTRICE

Profondo silenzio. ROBERT e ATTRICE si introducono nella stanza; come sono entrati, la candela che stringe in mano R. si spegne.


ATTRICE: Cosa succede?
ROBERT: La luce... Ma non ci serve. Guarda com' è luminosa la sera. Stupendo! A. tutt'a un tratto si inginocchia davanti alla finestra, a mani giunte. Che ti succede? Cosa stai facendo?...
ATTRICE: Non vedi che sto pregando?
ROBERT: Credi in Dio?
ATTRICE: Sicuro, vieni qui vicino a me, e inginocchiati. Una volta tanto potresti pregare anche tu. La tua dignità non ne soffrirà.   R. si inginocchia vicino a lei e l’abbraccia. Libertino! (Si alza.) E sai per chi ho pregato?
ROBERT: Per un qualche Dio, immagino.
ATTRICE, con sarcasmo:  Esattamente: pregavo per te!
ROBERT: Come mai allora guardavi fuori della finestra?
ATTRICE: Dimmi, piuttosto, dove mi hai portata, seduttore!
ROBERT: Ma bimba, l' idea è stata tua. Volevi andare in campagna... e in campagna ci troviamo.
ATTRICE: E non avevo forse ragione?
ROBERT: Sicuro, è un posto incantevole. Se pensiamo che si trova a sole due ore da Vienna... in totale isolamento. E che paesaggio!
ATTRICE: Eh? Potresti ricavarne qualcosa, se avessi qualche talento.
ROBERT: Sei già venuta qui?
ATTRICE: Se sono già venuta? Eh, ci sono vissuta per anni!
ROBERT: Con chi?
ATTRICE: Be', con Fritz, no?
ROBERT: Ah, già!
ATTRICE: Ho adorato quell'uomo!...
ROBERT: Me ne hai già parlato.
ATTRICE: Scusa... se ti annoio me ne vado subito via!
ROBERT: Tu, annoiarmi?... Tu non sai quello che sei per me... Tu sei un mondo a parte... Sei il divino, il genio... Sei... Sei la sacra Purezza... Sì, tu... Ma adesso non dovresti nominarmi Fritz.
ATTRICE: E' stato un lapsus, via!
ROBERT: Mi fa piacere che tu ne prenda atto.
ATTRICE: Vieni qui, dammi un bacio! Ora auguriamoci una buona notte! Ciao, mio tesoro!
ROBERT: Cosa intendi fare?
ATTRICE: Intendo andare a dormire!
ROBERT: Sì... d'accordo, ma per ciò che riguarda la buona notte... dove dovrei trascorrerla, io?
ATTRICE: Ci sono tante altre stanze in questo albergo!
ROBERT: Ma le altre non mi piacciano affatto. Ora però sarà meglio illuminare la camera, ti pare?
ATTRICE: Certo.
ROBERT accende la candela sul comodino: Che stanza carina... e che gente pia vi abita. Tutte icone sacre... Dev'essere interessante trascorrere un po' di tempo insieme a questa gente... E' proprio un altro universo. E noi siamo così all'oscuro del mondo degli altri.
ATTRICE: Non parlare a vanvera, e dammi piuttosto la borsetta che sta lì sul tavolo.
ROBERT: Eccola qui, mia eletta! A. tira fuori dalla borsetta una piccola icona incorniciata e la mette sul comodino.
ROBERT: Che cos'è?
ATTRICE: La Madonna.
ROBERT: Te la porti sempre dietro?
ATTRICE: E' il mio talismano. E ora vai a fare un giro, Robert!
ROBERT: Ma che scherzi sono mai questi? Non posso aiutarti?
ATTRICE: No, adesso tu devi uscire.
ROBERT: E' quando potrò ritornare, di grazia?
ATTRICE: Fra dieci minuti.
ROBERT: A presto!
ATTRICE: Dove andrai?
ROBERT: Andrò avanti e indietro sotto la finestra. Amo molto passeggiare di notte all'aria aperta: è così che mi vengono le ispirazioni più geniali. E poi intanto sono vicino a te, per così dire appiccicato sentimentalmente a te... e vivo immerso nel tuo mondo artistico.
ATTRICE: A sentirti così sembreresti un idiota...
ROBERT: Ci sono donne che forse avrebbero detto... un poeta.
ATTRICE: Va', va'... Ma non sfruttare l'attimo per corteggiare la cameriera...
ROBERT esce. A. si sveste ascoltando i passi del poeta che scende le scale di legno e poi passeggia sotto la finestra. Tolti gli abiti, lei raggiunge il davanzale e guarda in cortile: R. è lì sotto. Gli fa cenno di salire: R. sale sveltamente le scale, corre verso di lei che intanto si è coricata e ha spento la luce. Chiude la porta.
ATTRICE: Bene, adesso puoi sederti qui vicino a me e raccontarmi qualcosa.
ROBERT  Non sarebbe meglio chiudere la finestra? Non hai freddo?
ATTRICE: Oh no!
ROBERT: Cosa ti posso raccontare?
ATTRICE: Senti, chi stai tradendo in questo momento?
ROBERT: Ahimè, non sto tradendo proprio nessuno.
ATTRICE: Se ti può consolare, tradisco anch' io qualcuno.
ROBERT: Ci credo!
ATTRICE: Sai chi è?
ROBERT: Mio angioletto, ora mi chiedi troppo.
ATTRICE: Dai, indovina.
ROBERT: Aspetta... Sì, il tuo regista.
ATTRICE: Mio caro, non sono mica una comparsa!
ROBERT: Era solo una ipotesi.
ATTRICE: Prova ancora a indovinare.
ROBERT: Vediamo, tradisci un tuo collega... Benno...
ATTRICE: Ah! A lui le donne non interessano... Non lo sai? E' l'amante del suo portalettere!
ROBERT: Parli seriamente?...
ATTRICE: Dai, dammi se mai un bacio... R. la abbraccia. Che stai facendo?
ROBERT: Perché mi tormenti così?
ATTRICE: Ascolta, Robert, ti faccio una proposta. Mettiti disteso accanto a me.
ROBERT: Proposta accettata!
ATTRICE: Dai, spicciati, svelto!
ROBERT: Sì... se fosse stato solo per me, ci sarei già da un bel pezzo... Senti...
ATTRICE: Cosa?
ROBERT: Là fuori i grilli friniscono.
ATTRICE: Sei matto, qui non ci sono grilli.
 ROBERT: Ci sono. (Si mette accanto a lei.)
ATTRICE: E ora sta lì fermo... Pst... Non muoverti.
ROBERT: Ma cosa stai architettando?
ATTRICE: Vorresti diventare il mio amante?
ROBERT: Ormai dovrebbe essere palese.
ATTRICE: Sono molti quelli che mi vorrebbero...
ROBERT: Non c' è dubbio che al momento io sia il più vicino a diventarlo.
ATTRICE: Allora dai, grillo mio! Ti voglio chiamare grillo da adesso in avanti.
ROBERT: Bene...
ATTRICE: Allora, chi sto tradendo?
ROBERT: Chi?... Forse me...
ATTRICE: Bimbo mio, non hai il cervello a posto.
ROBERT: Oppure uno... che non hai ancora mai visto... che non conosci affatto... che però è tuo, ma che non riesci mai a individuare...
ATTRICE: Ti prego, finiscila con queste stupide fantasie.
ROBERT:... Non è per nulla strano... anche tu... e tuttavia si dovrebbe credere... Ma no, si perderebbe la parte migliore di te, se si volesse... Vieni, vieni... vieni...

- - - - - - - - - - - -

ATTRICE: E' più piacevole fare così che recitare stupide commedie... non ti pare?
ROBERT: Be', io penso che sia meglio per te recitare di tanto in tanto una parte più intelligente.
ATTRICE: Alludi certo alla tua commedia, vanitoso che non sei altro.
ROBERT: Sicuro.
ATTRICE: E' una commedia davvero strepitosa!
ROBERT: Vedi!...
ATTRICE: Sì, sei un vero e proprio genio, Robert!
ROBERT: Già che siamo entrati in argomento, si può sapere perché l'altro giorno hai rinunciato al tuo ruolo, senza dare una spiegazione?
ATTRICE: Intendevo farti un dispetto.
ROBERT: Per quale motivo? Che cosa ti avevo fatto?
ATTRICE: Eri stato insolente.
ROBERT: Cioè?
ATTRICE: Lo sostengono tutti quanti, in teatro.
ROBERT: Davvero?
ATTRICE: Io però ho ribattuto che uno come te ha il diritto di fare l'arrogante.
ROBERT: E cosa hanno detto?
ATTRICE: Che cosa mai potevano dire? Io poi non do confidenza a nessuno.
ROBERT: Eh, già.
ATTRICE: Vorrebbero avvelenarmi, ma non ci riusciranno.
ROBERT: Ora non pensare a quella gente. Sii felice di essere insieme a me, e dimmi che mi vuoi bene.
ATTRICE: Hai bisogno di altre conferme?
ROBERT: L'amore è un sentimento che non si trasmette!
ATTRICE: Questa poi è grossa! Che cos'altro verresti da me?
ROBERT: A quanti altri hai fatto provare quello che ho provato io adesso?... Ed è sempre stato amore?
ATTRICE: Oh no. Ne ho amato uno solo.
ROBERT: Mia adorata...
ATTRICE: Fritz.
ROBERT: Mi chiamo Robert. Allora che cosa sono io per te, se anche adesso pensi a Fritz?
ATTRICE: Sei un capriccio.
ROBERT: Bene, era proprio ciò che volevo sentire.
ATTRICE: E non ne sei fiero?
ROBERT: Fiero di che?
ATTRICE: Mi pare che ci sia un motivo per esserlo.
ROBERT: Sul serio?
ATTRICE: Eh, certo, mio pallido grillo!... Già, e il frinire dei grilli nei campi? Cantano ancora?
ROBERT: Senza tregua. Non senti?
ATTRICE: Sento, sì. Ma sono rane, bimbo mio.
ROBERT: Ti stai sbagliando. Mia bambina, le rane gracidano.
ATTRICE: E' chiaro, gracidano.
ROBERT: Ma non qui, questo è il verso dei grilli.
ATTRICE: Sei la persona più testarda che conosca. Dammi un bacio, ranocchio mio!
ROBERT: Non chiamarmi più così. Mi rendi nervoso.
ATTRICE: Allora come ti posso chiamare?
ROBERT: Io ho pure un nome: Robert.
ATTRICE: Ah, ma è proprio sciocco.
ROBERT: Ti prego di chiamarmi solo con il mio nome.
ATTRICE: Allora, Robert, baciami... Ah! (Si baciano.) Adesso sei contento, ranocchio? Hahahaha!
ROBERT: Permetti che accenda una sigaretta?
ATTRICE: Danne una anche a me.
L'uomo raccoglie l'astuccio dal comodino, prende due sigarette, le accende e ne porge una alla donna.
ATTRICE: Ancora non hai fatto alcun commento su come ho recitato ieri.
ROBERT: Quando?
ATTRICE: Dai...
ROBERT: Ah sì, non ero in teatro.
ATTRICE: Hai voglia di scherzare?
ROBERT: Non scherzo. Dopo il tuo rifiuto dell'altro ieri mi sono detto che non avresti recuperato subito la forma, così non mi sono presentato.
ATTRICE: Hai perso molto.
ROBERT: Sul serio?
ATTRICE: E' stata una recita strepitosa. La gente pendeva dalle mie labbra.
ROBERT: Te ne sei proprio accorta?
ATTRICE: Benno mi ha detto: bimba, hai recitato come una dea.
ROBERT: Hm!... e l'altro ieri stavi tanto male...
ATTRICE: Sì, stavo proprio male. E sai perché? Perché ti desideravo.
ROBERT: Poco fa mi hai detto di aver rinunciato per farmi dispetto.
ATTRICE: Ma che ne sai, tu, del desiderio che mi fai provare? Tutto ciò ti lascia indifferente, mentre io ho trascorso notti intere con la febbre alta. Quaranta gradi!
ROBERT: Per un capriccio hai avuto una febbre davvero alta.
ATTRICE: Lo chiami capriccio? Io muoio d'amore per te, e tu, e tu lo chiami capriccio?!...
ROBERT: E Fritz allora?...
ATTRICE: Fritz?... Non nominarmi quel fondo di galera!...

SI RICORDA CHE LE ISCRIZIONI AVVENGONO TRAMITE CONFERMA DI PARTECIPAZIONE VIA MAIL (vittorio.attene@yahoo.it )O SMS ( 3476292440)


COSTO 100,00 euro- SCONTO DEL 30% A STUDENTI UNIVERSITARI, UNDER 30 E TUTTI GLI ISCRITTI E PARTECIPANTI CORSO DI TEATRO A.T.A.

Nessun commento:

Posta un commento